Al retro titolo, firma e anno.
Al retro cartiglio riportante "n 97, Galleria Pesaro, Milano."

La persona effigiata è identificabile con il nobile Lodovico Mancini, amico stretto di Luciano Manara, dei fratelli Enrico ed Emilio Dandolo, e di Emilio Morosini. Nel 1848 fu con loro protagonista delle Cinque Giornate di Milano, e quindi volontario nella “Colonna Manara” (cfr. iscrizione in bella evidenza sul cappello dell’effigiato) in Val Sabbia. Rifugiatosi a Torino dopo la sconfitta, nel 1849 si arruolò con i fratelli Dandolo, Emilio Morosini, e i pittori Girolamo Induno ed Eleuterio Pagliano, nel “Reggimento Bersaglieri Lombardi” comandato da Luciano Manara, prendendo parte all’eroica, disperata difesa della Repubblica Romana, durante la quale trovarono la morte Manara, Morosini ed Enrico Dandolo. Nel febbraio 1859 a Milano, beffando la polizia austriaca, pose una corona di fiori tricolore sulla bara di Emilio Dandolo, e nel 1880 sposò Giuseppina Raimondi, già moglie ripudiata di Garibaldi.