Faustino Joli si dedicò assiduamente a temi di carattere risorgimentale e le due opere qui presentate sono stilisticamente accostabili alla celebre serie di quattro tele conservate nelle raccolte dei Civici Musei d’Arte e Storia di Brescia, dedicate ad alcuni episodi delle “Dieci Giornate di Brescia” (23 marzo - 1 aprile del 1849: Il popolo radunato in Piazza Vecchia il 23 marzo, Il combattimento nella Piazzetta dell’Albera il 31 marzo, Saccheggi a Porta Torrelunga il 31 marzo e La Barricata a San Barnaba il 31 marzo). In tale frangente eseguì diversi dipinti per celebrare la battaglia di Solferino e San Martino, combattuta dai Franco-Sardi contro gli Austriaci il 24 giugno 1859 in territorio mantovano e bresciano. In particolare, l'artista espose all'Ateneo di Brescia nel 1863 un quadro di grande formato dedicato alla battaglia di San Martino e "Due più piccoli quadri" dedicati a Solferino. La descrizione del primo dei due dipinti corrisponde precipuamente a uno dei due ovali qui presentati: " Nuvoloso è il cielo; un tratto solo rotto fiocamente dalla luna, onde si disegnano le cime della torre crollante, della vicina chiesa [...] fra qua e là qualche fiaccola è scorta ai pietosi che dal campo recano i feriti a qualche asilo" (Commentari dell'Ateneo di Brescia per gli anni 1862,1863,1864, p. 386.