Biografia di Manfredi Bellati
Manfredi Bellati (1937 - ) bellunese di nascita, cresce e studia a Venezia dove pratica pittura e scultura con lo zio e si iscrive alla facoltà di Architettura. Dopo un soggiorno di studi a Leeds, torna in Italia dove svolge attività di architetto di interni avvicinandosi alla fotografia per documentare il suo lavoro. Appassionatosi al mezzo, collabora a Domus e Architectural Review, con fotografie di interni, e Vogue per cui realizza ritratti di attori, scrittori e registi. Con Roberta di Camerino si avvicina al mondo della moda, vive nella Swinging London degli anni ’60 collaborando a Queen e all’edizione inglese di Vogue. Torna in Italia nel ’72 e pubblica sulle più importanti riviste di moda. Realizza campagne per Marelli, Contax, Campari, Coin (con cui vince nell’80 il Clio Award) ed espone in numerose mostre personali e collettive. Sulla moda sa anche scherzare, come dimostra Revivals, il volume-catalogo dell’omonima mostra in cui mette in posa giovanissime modelle discinte fra i simboli degli anni ’50 e ’60: la Vespa, il juke-box, il distributore rosso della Coca-Cola, la pompa di benzina a pila, un disco dei Beatles, il libro di Nabokov accoppiato al leccalecca e agli occhiali a cuore con cui la modella reinterpreta Lolita. Dagli anni Novanta l’interesse di Bellati si sposta dalla moda ad altre discipline fotografiche, ma continua ad esporre le sue foto di moda e ritratti in diverse gallerie in Italia e all’estero mentre scatta foto di architettura e pubblica libri con foto di cibi italiani. Non abbandona il suo primo amore e affianca l'attività di interior design a quella di fotografo.