Biografia di Centro Progetti Tecno
Nel 1970 Tecno diventa un noto marchio internazionale nel settore degli arredi per ufficio e grandi comunità. Nel frattempo, Osvaldo Borsani sviluppa la sua visione organizzativa dell'azienda, concentrandosi sulla progettazione come processo collettivo e corale. Questa visione viene concretizzata con la creazione del Centro Progetti Tecno. Questa scelta si distingue in un'epoca in cui la firma di un designer era ossessione predominante, con alcune aziende che si affidano esclusivamente alla collaborazione con nomi di richiamo per avere successo. Anticipando i tempi, poiché oggi sono i marchi a garantire il prodotto e non le firme, Osvaldo Borsani dà vita al Centro Progetti Tecno. Resta una figura di riferimento, ma la gestione dei progetti e delle relazioni è affidata a Marco Fantoni e Valeria Borsani, mentre Enrico Regondi, responsabile storico dell'ufficio tecnico, Roberto Davoli, responsabile della comunicazione, Kugo Toru, progettista giapponese, e Eugenio Gerli, amico di sempre, rafforzano il fronte interno. Viene anche assunto un capofabbrica che coordina tutti i reparti. L'interazione profonda che esiste tra queste persone, insieme ai loro collaboratori, fa sì che ogni progetto nasca come intuizione e idea, e proceda verso la realizzazione del prodotto, del sistema produttivo, della strategia di marketing e comunicazione, della distribuzione, messa in opera e assistenza. Il primo risultato del Centro Progetti Tecno è Modus, presentato a gennaio 1972 a Colonia: una sedia realizzata in nylon e disponibile in sei colori, adatta ad uffici, sale d'attesa, auditorium, stadi e abitazioni. Appena acquisita l'attenzione internazionale per Modus, viene sviluppata una nuova sedia con concetto, forma e materiale completamente differenti: sarà WS, una panchina in rete di acciaio armonico con base in granito, che verrà utilizzata inizialmente dalle agenzie Alitalia in tutto il mondo e successivamente negli spazi d'attesa dei grandi aeroporti, a cominciare da Malpensa.