Biografia di Giacinto Cerone
Giacinto Cerone è nato a Melfi il 18 aprile 1957. Ha frequentato il Liceo artistico di Melfi sezione architettura nel 1971, dedicando gran parte del suo tempo al disegno dal vero. Nel 1975, ha conseguito il diploma di maturità artistica. Ha poi deciso di iscriversi all’Accademia di belle arti di Roma in ottobre del 1975, seguendo il corso di scultura. Durante gli anni all’Accademia, Cerone ha frequentato corsi speciali di fonderia, fotografia, teoria della forma, varie tecniche della scultura e teoria della percezione visiva, tenuti da professionisti del settore come Nato Frascà. Nel 1979, Cerone ha terminato gli studi all’Accademia con una tesi su Vincent Van Gogh per il corso di Storia dell’arte tenuto da Cesare Vivaldi.
Successivamente, nel 1981, Cerone si è recato presso lo Studio internazionale d’arte grafica “L’Arco” a Roma con Nato Frascà per conoscere Giuseppe Appella. Nel marzo 1983, è stato richiamato a Roma per la mostra “Scacco matto a Casaidea” alla Fiera di Roma. Nell’estate dello stesso anno, Giuseppe Appella lo ha portato a Castronuovo Sant’Andrea (PZ) dove ha tenuto la sua prima personale intitolata “Dieci sculture e dieci motivi jazz di Giacinto Cerone” all’interno dell’antico Castello. In quest’occasione, ha esposto le sue prime sculture in rame. Nel 1984 si è trasferito definitivamente a Roma e nell’ottobre del 1985 si è sposato con Elena Cavallo.
Dal 1986, ha iniziato a lavorare nello studio in vicolo del Bologna, 32 a Trastevere. Nel 1987, ha tenuto la sua personale presso l’Associazione Culturale Hobelix di Messina e ha realizzato le sue prime due ceramiche (Marsupio e Martini) in una piccola fornace in vicolo del Moro. Nel 1993, ha ricevuto l’invito di Maurizio Corraini a realizzare una produzione di ceramiche presso la Bottega Gatti di Faenza (RA) di Davide Servadei. Nel marzo dello stesso anno, ha iniziato a lavorare con Valentina Bonomo presso la sua galleria e ha tenuto la sua prima grande personale romana dal titolo “Aiaram” presso la galleria di piazza Santa Apollonia. In questo periodo, ha conosciuto lo scrittore e storico dell’arte Mario Quesada, il collezionista Andrea Franchi e la poetessa Patrizia Cavalli. Nel 1996, il lavoro di Cerone si è ampliato: le sue opere in ceramica sono diventate più complesse, con l’uso di merletti sulla ceramica e la realizzazione di opere in gesso senza la necessità di costruire uno stampo. Ha poi esposto la sua seconda opera orizzontale in Via degli Artisti, Associazione culturale circolo di Palazzo Giovine di Torino e si è preparato per la sua prima personale all’estero presso la David Gill Galleries di Londra, mostra curata e organizzata da Valentina Bonomo. Cerone era anche appassionato di poesia, e ha spesso dedicato le sue opere ai grandi poeti in collaborazione con l’allievo e assistente Valerio Ricci. Nel 2001, ha dedicato la sua mostra a Mantova “Tripoli” a suo padre. Cerone è morto a Roma nel 2004.