Biografia di Honorè Daumier
Honoré Daumier (Marsiglia, 26 febbraio 1808 – Valmondois, 1879) è stato un celebre artista e satirista francese, noto per la sua attività di pittore, scultore, litografo e caricaturista. Il padre di Daumier, vetraio, restauratore e poeta, si trasferì a Parigi nel 1814, dove ottenne successo con le sue poesie. La famiglia si unì a lui nel 1816. Già da giovane, Daumier manifestò la sua passione per la pittura e, grazie all'aiuto di un amico del padre, si iscrisse nel 1823 alla privata "Académie Suisse". Dal 1825 fu apprendista presso la litografia Belliard e a partire dal 1829 collaborò con il giornale umoristico «La Silhouette», dove si impegnò subito nella polemica politica anti-monarchica con le sue vignette satiriche. Nel 1830 partecipò alla rivoluzione che portò alla caduta di Carlo X e all'ascesa di Filippo d'Orlèans al potere. Dal 1830 al 1835 collaborò con il giornale «La Caricature», diretto da Charles Philipon e Gabriel Aubert, dove pubblicò alcune vignette satiriche che gli causarono problemi giudiziari. Nel 1832, infatti, venne processato e condannato a sei mesi di carcere e ad una ingente multa. Dopo il processo, continuò a prendere di mira Luigi Filippo e il governo corrotto con le sue caricature. Nel 1835 i provvedimenti governativi contro la libertà di stampa lo costrinsero a modificare i temi delle litografie, indirizzandosi a soggetti di costume. Collaborò all'illustrazione del mensile letterario «La Chronique de Paris», fondato nel 1836 da Balzac, del quale illustrò anche alcuni romanzi. La parte più produttiva della sua vita fu tra il 1830 e il 1835, periodo durante il quale realizzò circa 1000 incisioni su legno, 4000 litografie e alcune decine di sculture, disegni e dipinti, per la maggior parte destinati alla fruizione privata. Nel 1848, con l'inizio della nuova repubblica francese, Daumier riprese l'attività di satira politica con il giornale "Le Charivari", dedicandosi anche alla pittura, influenzato dagli amici Camille Corot e Jaen-Francois Millet. In questo periodo si preoccupò soprattutto della situazione sociale precaria e dipinse alcune opere famose, tra cui “Il vagone di terza classe” e “La zuppa”. Daumier morì nel 1879 a Valmondois.