Biografia di Claudio Dini
Conseguita la maturità classica, nel 1957 si iscrive alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Ancora studente lavora per un anno presso lo Studio BBPR e inizia la propria attività di progettazione, svolgendo anche incarichi redazionali e di consulenza su tematiche dell'architettura d'interni e del disegno industriale. Nel 1963 inizia l'attività didattica come assistente del professore Ignazio Gardella presso l'Istituto universitario di architettura di Venezia. Lì, conseguita la libera docenza nel 1971, ottiene l'incarico di Composizione architettonica II. L'anno successivo, abbandona l'attività didattica. Nel 1982, con i suoi collaboratori Gianfranco Mannini e Umberto Capelli, costituisce lo “Studio Dini Architettura e Associati” che nel 1988 si modifica in “Studio Dini-Capelli Architettura”.
Nel 1987 viene nominato presidente della Metropolitana Milanese, carica che ricopre per un quinquennio e che lo vedrà coinvolto nelle note vicende del 1992 sul finanziamento illecito dei partiti politici nel cui merito, come appurato dalla sentenza della sezione VIII penale del Tribunale di Milano pronunciata il 07.05.1996, risulterà che “l'imputato non ha mai trattenuto alcunché a titolo di arricchimento personale … non ha mai partecipato personalmente alla gestione delle dazioni di denaro erogate dalle imprese a seguito dell'assegnazione degli appalti.”
Nel 2001, rientrato stabilmente a Milano dopo una pausa di 5 anni, riprende l'attività di progettista, tuttora attivo, occupandosi di strutture alberghiere, di ristrutturazioni edilizie nei paesi baltici, di un delicato progetto di totale ricostruzione nel quadrilatero della moda milanese e di cospicui edifici residenziali nonché del concorso per la banca centrale d'Albania a Tirana.