Biografia di Fratelli Calderoni
Fratelli Calderoni (1851 - ) Nel 1851 Carlo Calderoni, dopo aver appreso le tecniche di lavorazione del peltro in Germania, decise di aprire la propria officina a Casale Corte Cerro per produrre casalinghi. L'impianto era azionato dall'energia fornita da una turbina a caduta alimentata dal rio Vallessa. Già dai primi anni di attività, la ditta conobbe un rapido sviluppo diventando tra i fornitori ufficiali del Regio esercito, della Casa Reale, del Ministero della sanità e di diverse compagnie di navigazione. Al fondatore si vennero affiancando i figli Domenico e Pietro e grazie a loro la produzione di posate e pentolame iniziò ad essere orientata verso metalli più pregiati. A fine Ottocento, con l'espansione dei mercati di vendita, corse parallelo l'aumento dei dipendenti, che arrivò a superare il centinaio. Con il nuovo secolo la produzione venne ampliata con l'avvento di una nuova lega: l'alpacca. L'azienda continuò a crescere anche nel periodo seguente forte di un mercato italiano in rapida crescita e di una corrente di esportazioni non di poco conto. Superata la difficile congiuntura post crisi del 1929, la Fratelli Calderoni fu in grado di aprire un suo negozio nel centro di Milano. Con l'ingresso della terza generazione, i fratelli Mario e Franco, cominciò la fabbricazione di prodotti in acciaio inossidabile e neanche lo scoppio del secondo conflitto mondiale interruppe l'attività dell'impresa piemontese. Negli anni del boom economico si arrivò ai 300 dipendenti e a un mercato in espansione continua. Dagli anni '70 in avanti, al pari di molte altre aziende del settore, la Fratelli Calderoni - guidata come oggi da Giuseppe e dal cugino Valerio - decise di puntare su qualità e design. Ancora oggi l'azienda esporta il 30% del proprio fatturato e il core business continua a essere rappresentato da posaterie, pentolame e vasellame.