Nato a Fiume (oggi Rijeka - CR) l’8 settembre 1938, Emilio Guarnacci si laurea nel 1963 con una tesi che ha come relatore Raffaello Fagnoni. L’anno successivo è abilitato alla professione quando partecipa assieme a Paolo Felli e Pier Guido Fagnoni al concorso Nazionale “Due organismi per la Nuova Scuola Media” per la progettazione di una scuola media a Bologna con aule trasformabili e laboratori [I premio, motto progetto: “Due proposte per una sperimentazione”].
Nel corso degli anni 60 e 70 partecipa a gruppi di progettazione nelle seguenti competizioni: Concorso Nazionale per il Palazzo dello Sport a Firenze [II premio ex aequo, motto progetto: “La tela di Penelope”, 1965-'66]; Concorso Nazionale IN/ARCH Finsider [II premio ex aequo, motto progetto: “Ponte sospeso in curva”, 1967]; Concorso Nazionale per l’Istituto Medico Psicopedagogico a Roma [III premio, motto progetto: “La proposta (sei per sei)”, 1968]; Concorso Nazionale per l’Istituto Tecnico Industriale a Como [Rimborso spese, motto progetto: “Nuova impostazione”, 1968]; Concorso nazionale per il Liceo Scientifico e sezione Geometri dell’I.T.C. Leggi la biografia completa
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Nato a Fiume (oggi Rijeka - CR) l’8 settembre 1938, Emilio Guarnacci si laurea nel 1963 con una tesi che ha come relatore Raffaello Fagnoni. L’anno successivo è abilitato alla professione quando partecipa assieme a Paolo Felli e Pier Guido Fagnoni al concorso Nazionale “Due organismi per la Nuova Scuola Media” per la progettazione di una scuola media a Bologna con aule trasformabili e laboratori [I premio, motto progetto: “Due proposte per una sperimentazione”].
Nel corso degli anni 60 e 70 partecipa a gruppi di progettazione nelle seguenti competizioni: Concorso Nazionale per il Palazzo dello Sport a Firenze [II premio ex aequo, motto progetto: “La tela di Penelope”, 1965-'66]; Concorso Nazionale IN/ARCH Finsider [II premio ex aequo, motto progetto: “Ponte sospeso in curva”, 1967]; Concorso Nazionale per l’Istituto Medico Psicopedagogico a Roma [III premio, motto progetto: “La proposta (sei per sei)”, 1968]; Concorso Nazionale per l’Istituto Tecnico Industriale a Como [Rimborso spese, motto progetto: “Nuova impostazione”, 1968]; Concorso nazionale per il Liceo Scientifico e sezione Geometri dell’I.T.C. a Pisa [motto progetto: “Potemkin 8 (una proposta per due sperimentazioni)”, 1971]; Concorso nazionale per l’Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi a Lucca [motto progetto: “Uniti per un I.T.I. (ad Elisa Baciocchi)”, 1972].
Ancora a Bologna, nel periodo 1968-'69, Guarnacci fa parte del team di progetto che ottiene l'incarico del Comune di Bologna per la progettazione e la condirezione dei lavori della Scuola Media “Dante Alighieri”, composta da 18 aule e realizzata in due lotti successivi.
Come industrial e product designer dal 1964 al 1985 Guarnacci è alle dipendenze della società 1P del gruppo Permaflex dove opera in primo luogo nel settore “Studi e ricerche” dell'azienda realizzando, tra l'altro, prototipi funzionanti di un sistema leggero modulare ad anelli arredati, facilmente assemblabili anche su più piani, per abitazioni unifamiliari, da adibirsi prevalentemente a villaggi turistici e pronto intervento nei casi di emergenza.
Per la 1P progetta numerosi articoli nel settore del mobile imbottito. Nel 1969, a soli due anni dai primi sperimentali approcci all’arredo imbottito di Dahlia e Rezia, il contributo di Guarnacci per l'azienda fiorentina annovera una discreta gamma di proposte dai volumi ben bilanciati dal punto vista plastico, “moderni” nel linguaggio e agevolmente componibili – il sistema Duna – o comunque accostabili – i gruppi Nuava e Boma – espressamente rivolti al mercato domestico – Ècuba, Sinoca, Falena – o a quello più decisamente contract – Isotra, F1, F2.
Con l’acquisizione di esperienza nel settore delle materie plastiche e dei poliuretani espansi in particolare, ottiene brevetti a livello internazionale (di cui cinque in U.S.A. dopo esame specifico) per un nuovo sistema di infissi in poliuretano flessibile a pelle integrale.
Progetta inoltre nel settore degli interni aeronautici per la società Aviointerior di Latina, dal 1972 facente parte del gruppo CIFA (Permaflex, Italbed, Ondaflex, 1P). Sul finire degli anni 70 progetta i sedili di prima e seconda classe per le carrozze “Medie Distanze” delle Ferrovie dello Stato, introducendo nel settore nuovi materiali e concetti costruttivi.
Nel decennio 1985-'95 Guarnacci stipula un contratto a vacazione con la società Indaco di Verona, per la quale realizza studi e progettazioni, completi di ingegnerizzazione, nel settore del trasporto. In tale periodo, oltre a studi per “treni crociera”, vagoni-letto a due piani, “Sleeper” per Talgo (Ferovie spagnole) ed “Euro tunnel” per la Gran Bretagna, fra i progetti eseguiti e/o cordinati da Guarnacci si ricordano le seguenti principali realizzazioni: a) i sedili motorizzati ad assetto variabile di 1a classe, la cabina telefonica e i tavolini a piani estraibili della prima versione dell’ETR 500 - FS; b) i tavolini a flappe allungabili dell’ETR 460 - FS detto “Pendolino”, presenti tuttora anche su altri treni; c) gli interni delle carrozze sperimentali “Sleeperette” - FS; d) alcuni interni della carrozza “Stampa e Conferenza” - FS; e) i sedili per il Metrò di Ankara; f) la carrozza panoramica per le Ferrovie Svizzere.
Tra gli anni 90 e il 2000 Guarnacci fa nuovamente parte di equipe di progetto nelle seguenti occasioni competitive: Concorso Nazionale per una Sede dell’Associazione Regionale degli Ingegneri e Architetti di Puglia e Bari [I premio, motto progetto: “La corte Japigia”, 1992]; Premio nazionale di Architettura Trevi Flash Art Museum [titolo progetto: “Ponte sospeso in curva sullo Stretto di Messina”, 1998]; Concorso internazionale di idee per la progettazione delle stazioni della micrometropolitana di Firenze [II premio ex aequo, 2002].
Dal 1985 al 2000, unitamente allo studio dell’immagine aziendale – dall’arredo alla segnaletica –, Guarnacci si occupa della progettazione – completa di esecutivi, particolari costruttivi, decorativi e condirezione artistica alla realizzazione – relativa alla ristrutturazione degli stabilimenti di Pomezia, Latina e Aprilia della multinazionale Ethicon del gruppo statunitense Johnson & Johnson.
Dal 1995 al 2000 è responsabile dello studio di tre linee estetiche di “pub mediterranei” per la birreria Farson’s di Malta, nonché della conseguente progettazione, completa di esecutivi, di pub di cui una ventina, realizzati in Italia.
Ancora nel settore ferroviario, nel corso del triennio 1998-2000, Guarnacci avvia una nuova collaborazione con Saira Allumiunio di Villafranca di Verona, realizzando lo studio progettuale di blocchi di servizi igienici per carrozze destinate al mercato cinese, nonché vagoni letto a moduli e tavolini per treni inglesi.
Ancora nel 2001 è progettista degli arredi del treno presenti nella proposta della Ansaldo-Breda di Napoli che vince il bando di gara per le Ferrovie Sangritane.
Dal 2001 al 2003 collabora con studio Del Bino (coordinamento di Guido Spadolini), relativamente agli studi di fattibilità della urbanizzazione dell’area Fondiaria nella piana di Sesto Fiorentino, realizzando disegni preparatori, bozzetti e prospettive.
Dal 2002 al 2003 collabora con studio di Guido Spadolini realizzando studi, bozzetti e prospettive manuali inerenti sia la sistemazione commerciale e residenziale a Biella per Bottalino che la sistemazione della cascina Valcarenga a Crema per l’impresa Bonetti.
Nel 2003 si occupa degli studi preliminari – realizzando bozzetti, prospettive ed altri disegni manuali – riguardanti l’inserimento di palazzo adibito a terziario nell’area Fondiaria della piana di Castello.