Biografia di Achille Incerti
Achille Incerti nasce il 22 gennaio 1907 a Zurigo da genitori immigrati, dove rimane fino all'età di nove anni. La sua vita è stata segnata da una serie di malattie, guarigioni fisiche e successi artistici, che sembravano seguire il tropo dell'artista messo alla prova dalla vita ma che ne usciva vittorioso grazie alla sua forte vocazione all'arte. La mancanza di formazione accademica di Incerti è un significativo motivo ricorrente nel suo sviluppo artistico, che lo porta ad essere interpretato come un pittore ingenuo, primitivo, dalla vita irregolare, la cui immagine artistica emerge dalle sue opere. A metà degli anni Sessanta, quando comincia a circolare il suo nome, questa interpretazione si consolida, visto che viene visto come il terzo artista “primitivo” reggiano le cui esperienze di vita sono simili a quelle di Ligabue e Rovesti.
Mentre si dedicava alla pittura in modo un po' sistematico durante il suo soggiorno in sanatorio a metà degli anni '40, in seguito si rese conto di non poter affrontare certi temi con un linguaggio dialettico e cercò una nuova sintassi che lo aiutasse ad articolare il discorso pittorico in modo più appropriato. . Il suo desiderio era quello di confrontarsi con la propria personalità al di sopra dei movimenti e delle scuole, prescindendo da programmi o enunciati. Per questo motivo la scrittura pittorica che ha utilizzato dagli anni Sessanta in poi è difficilmente catalogabile e sembra riflettere la sua ipotesi di costruire da solo un percorso iniziato con il suo coinvolgimento nella sofferenza delle persone incontrate in sanatorio, tutte erano spinti da una forte voglia di vivere. Con questo spirito affronta grandi composizioni in cui interpreta il malessere della città e della civiltà proiettata verso il futuro. L'astrazione e il simbolismo, entrambi basati sul realismo, alla fine gli si dimostrarono congeniali nell'esprimere ciò che intendeva esprimere. Tornando alla vita del pittore, durante la guerra tra Germania, Inghilterra, Francia e Russia, con pane e cibo razionati, la famiglia Incerti si trasferisce nel 1915 a Reggio Emilia, città natale del padre. Nel 1923, all'età di sedici anni, si reca a Milano, dove una zia lo aiuta a trovare lavoro come aiutante decorativo. Gli anni milanesi furono per lui indiscutibilmente formativi perché ebbe l'opportunità di partecipare a incontri con esponenti del partito socialista, tra cui Turati e Treves, che lo aiutarono a sviluppare quella forte coscienza sociale che si manifesterà nella sua successiva attività artistica, in particolare nella sua opera dagli anni '60 in poi. Sebbene lo stile di Incerti fosse inizialmente improvvisato, cercò ben presto di dare una struttura coerente alle sue immagini e di caratterizzarle negli anni con diverse scritture pittoriche, segno evidente del suo desiderio di crescita. Nella Milano degli anni '30 era ancora evidente l'eredità della pittura futurista accanto ai seguaci del Novecento, e c'erano personalità creative di rilievo come Carlo Carrà e Mario Sironi, ma nessuna di queste caratteristiche si ritrova nella “Natura morta con arance” di Incerti. che è conservato nei Musei Civici di Reggio Emilia, dipinto da Incerti nel 1930 e riconducibile alla tendenza post-impressionista ancora popolare in Italia.
