Biografia di Leonardo Savioli (1917 -1982) & Flora Wiechmann (1917-2011)
Leonardo Savioli, nato a Firenze il 30 marzo 1917, è stato un architetto e pittore italiano di rilievo. Nel 1935 intraprese gli studi presso la facoltà di architettura dell'Università di Firenze, dove conseguì la laurea con la discussione di una tesi svolta sotto la guida di Giovanni Michelucci. Savioli si distinse fin da subito come uno dei massimi esponenti della cosiddetta "scuola toscana", manifestando notevole talento e collaborando con figure di rilievo come Giuseppe Giorgio Gori e Leonardo Ricci. La loro fruttuosa collaborazione culminò nell'ideazione di uno dei capolavori più significativi dell'architettura italiana nel secondo dopoguerra: il mercato dei fiori di Pescia, realizzato nel 1948. Tale progetto gli valse il primo premio nella II Biennale del Museo d'arte Moderna di San Paolo del Brasile nel 1953, testimoniando così il riconoscimento internazionale del suo genio creativo. Nel corso degli anni successivi, Savioli intensificò il suo impegno nella realizzazione di edifici che si caratterizzano per una profonda interazione con l'ambiente circostante. Nel 1950, sposò la designer di gioielli e pittrice Flora Wiechmann, una figura altrettanto talentuosa e creativa. Insieme, formarono un sodalizio artistico che si intrecciò con successo alle rispettive opere. Leonardo Savioli si spense a Firenze nel 1982.
Flora Wiechmann Savioli, nata a Firenze il 27 maggio 1917, è stata un'artista italiana poliedrica, impegnata nella pittura, nella creazione di gioielli, nell'arte grafica e nella scrittura. Dopo aver terminato gli studi presso la scuola magistrale, si iscrive alla Facoltà di Lingue, ma decide successivamente di abbandonarla per trasferirsi all'estero. Tornata a Firenze nel 1949, incontra Leonardo Savioli, architetto e artista, che sposerà nel 1950. Questa unione costituisce la fondamenta su cui si sviluppa l'opera artistica di Flora Wiechmann. Nel 1958, inizia a disegnare e creare gioielli utilizzando metalli non preziosi e particolari tecniche di lavorazione, senza l'utilizzo di saldature. Gli elementi distintivi di queste creazioni sono la struttura e la composizione; i materiali impiegati includono argento, bronzo, ottone e metalli comuni, intrecciati tra loro e abbinati a quarzi e cristalli allo stato naturale. Alcuni dei suoi gioielli furono acquistati da Peggy Guggenheim. Verso la fine degli anni '60 si dedica alla pittura e all'arte grafica, realizzando disegni stilizzati, dipinti astratti e opere artistiche che comprendevano l'utilizzo di materiali naturali e artificiali come fiori secchi, legno, pietre, vetro e carta. Nel corso degli anni, dona alcune delle sue opere a musei e istituzioni pubbliche di Firenze. Dopo la morte del marito nel 1982, decide di aprire la loro casa e il loro studio di fronte alla Certosa del Galluzzo al pubblico interessato. Nel 2008 dona lo Studio, con tutte le opere d'arte e i libri al suo interno contenuti, alla Regione Toscana. Flora Wiechmann Savioli muore a Firenze il 13 aprile 2011.