(Falcade, 21 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1985).La carriera artistica di Murer fu segnata da una continua ansia di verifica della propria creatività che lo portò a confrontarsi con la gli eterni temi esistenziali (l'amore, la sensualità, il lavoro, il sacrificio, la lotta, la sconfitta, la morte, ...) ed a cimentarsi con differenti forme di espressione artistica (oltre a quelle predilette della scultura in legno ed in bronzo): dipinti, disegni, opere grafiche. Tra di esse ricordiamo solamente le dieci acqueforti che illustrano Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern.Tra le sue mostre antologiche più significative vanno ricordate quelle di Falcade (1972), di Milano (Rotonda della Besana, 1973); poi negli anni '80 quelle di Ferrara (Palazzo dei Diamanti, 1980-81), di Leningrado (Museo dell'Ermitage, 1982), di Reggio Emilia (1983), di Orvieto, (1984), di Milano (Palazzo del Senato, 1984), di Roma (Castel Sant'Angelo, 1985).È morto a Padova l'11 giugno del 1985, nel pieno della sua attività artistica.Ebbe particolarmente a cuore il suo atelier, realizzato nel 1972 a Molino di Falcade, in mezzo ai boschi, dall'Architetto Giuseppe Davanzo di Treviso, atelier che trasformò in sede di mostre e centro culturale che ospitò artisti (Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Carlo Levi, ecc.), esponenti politici (Sandro Pertini, Giorgio Amendola, ecc) ed uomini di cultura (tra essi ricordiamo Rafael Alberti, che dedicò una poesia a Murer scultore).
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(Falcade, 21 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1985).La carriera artistica di Murer fu segnata da una continua ansia di verifica della propria creatività che lo portò a confrontarsi con la gli eterni temi esistenziali (l'amore, la sensualità, il lavoro, il sacrificio, la lotta, la sconfitta, la morte, ...) ed a cimentarsi con differenti forme di espressione artistica (oltre a quelle predilette della scultura in legno ed in bronzo): dipinti, disegni, opere grafiche. Tra di esse ricordiamo solamente le dieci acqueforti che illustrano Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern.Tra le sue mostre antologiche più significative vanno ricordate quelle di Falcade (1972), di Milano (Rotonda della Besana, 1973); poi negli anni '80 quelle di Ferrara (Palazzo dei Diamanti, 1980-81), di Leningrado (Museo dell'Ermitage, 1982), di Reggio Emilia (1983), di Orvieto, (1984), di Milano (Palazzo del Senato, 1984), di Roma (Castel Sant'Angelo, 1985).È morto a Padova l'11 giugno del 1985, nel pieno della sua attività artistica.Ebbe particolarmente a cuore il suo atelier, realizzato nel 1972 a Molino di Falcade, in mezzo ai boschi, dall'Architetto Giuseppe Davanzo di Treviso, atelier che trasformò in sede di mostre e centro culturale che ospitò artisti (Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Carlo Levi, ecc.), esponenti politici (Sandro Pertini, Giorgio Amendola, ecc) ed uomini di cultura (tra essi ricordiamo Rafael Alberti, che dedicò una poesia a Murer scultore).