Biografia di Mario Pinton
Mario Pinton nasce a Padova nel 1919 ed è stato avviato all'arte della lavorazione dei metalli fin dalla giovane età presso la scuola di suo padre. Ha frequentato le scuole d'arte di Padova, Venezia e Milano. La sua attività si è sviluppata nell'arte orafa dei gioielli e delle medaglie, nella produzione di manufatti artistici, nell'arte plastica e pittorica a carattere celebrativo, aulico e sacro, per committenze pubbliche e private, estendendosi anche a interventi artistici ambientali esterni. Questa attività è stata incessantemente integrata con l'insegnamento e la ricerca: è stato insegnante di Arte dei metalli e oreficeria presso gli Istituti d'arte di Padova e Venezia; direttore dell'Istituto d'arte di Padova, Este e Cittadella; direttore dell'Istituto Superiore delle Industrie Artistiche di Urbino. Insieme ad altre importanti personalità del mondo dell'arte e dell'oreficeria europea, Pinton è stato in grado, nel secondo dopoguerra, di apportare una rivoluzione radicale al linguaggio del gioiello, che non era più concepito solo come un oggetto ornamentale, ma come un vero e proprio prodotto artistico. I suoi gioielli degli anni cinquanta, in controtendenza rispetto all'astrattismo predominante, evocano un classicismo che si esprime nelle scelte iconografiche e figurative e nella leggerezza di lamine sapientemente incise e lavorate, che richiamano il fascino della gioielleria greca, etrusca e romana, con soggetti animali e vegetali di straordinaria fattura. Pinton si avvicina all'astrattismo lentamente, dagli anni sessanta, rendendo sempre più essenziali i segni e alleggerendo ulteriormente il tocco e la quantità di materiale, in un processo di riduzione mirato alla leggerezza e all'etereità: gran parte delle sue opere non superano i 18-20 grammi di peso.