Biografia di Lino Sanzeni
Nato nel 1946 nella bassa bresciana a Bargnano di Corzano, Lino Sanzeni è figlio della civiltà contadina lombarda del dopoguerra; sesto di tredici fratelli, trascorre la sua infanzia a contatto con la natura, dalle cui svariate manifestazioni sarà sempre affascinato, facendole rivivere nelle sue opere attraverso la dimensione del ricordo. Negli anni Sessanta abbandona la campagna e si trasferisce in città, dove avrà inizio la sua attività artistica. Le prime opere sono in lamiera di ferro tagliata e saldata con l’abilità di chi a quindici anni ha cominciato a fare il fabbro. Nel 1972 lascia il lavoro nella bottega artigiana e viene assunto in una grande fabbrica dove lavora fino al 1998; nel 1974 si trasferisce a Botticino per crearsi una famiglia. Autodidatta, continua la propria ricerca stilistica inserendosi nel mondo dell’arte bresciano e mantovano. Nel 1984 tiene la sua prima mostra personale presso la sala parrocchiale di Borgosatollo, nel 1987 vince il primo premio ad un concorso d’arte nel mantovano, provincia dove continuerà a ricevere riconoscimenti di prestigio per più anni consecutivi sia con il “Premio Città di Cavriana” sia con il “Premio Mincio”. In particolare nel 1988 la giuria di Cavriana premia con la medaglia d’oro l’intero gruppo di tre sculture ritenendo di stilare per Sanzeni una menzione speciale per l’impegno profuso e il costante affinamento delle sue opere, mentre a Barbasso la commissione, visto il susseguirsi di risultati lusinghieri nelle rassegne d’arte locali, mette l’artista fuori concorso attribuendogli il premio speciale “Carroccio Lombardo” della Regione Lombardia. Sanzeni tornerà nella città dei Gonzaga nel 2000 per esporre nel Salone Mantegesco di San Francesco, si terranno poi mostre anche a Trento; Pistoia, Cremona, Modena; Ferrara, Verona e Milano. A partire dal 1987, insieme al pittore gaverdese Silvio Venturelli, è protagonista dell’estate di Vallio Terme con esposizioni permanenti che si ripeteranno fino alla metà degli anni ’90. Anche nella provincia di Brescia prende vita una lunga serie di riconoscimenti come il “Premio d’arte Moretto” in occasione della manifestazione Artestrasse per le vie del centro di Brescia nel 1999 e 2000, nel 1997 il premio “Essere cavatori in Valverde” a Botticino nella sezione scultura, a cui si aggiungono i primi premi ai concorsi tenuti a San Bartolomeo, Boario Terme e Breno.