Severini Gino (Cortona, 1883 - Parigi, 1966) Gino Severini è stato un artista italiano. All'età di 16 anni giunse a Roma, dove Giacomo Balla lo avviò alla pittura divisionista, che approfondì a Parigi a partire dal 1906. Leggi la biografia completa
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Gino Severini è stato un pittore italiano e un membro chiave del movimento futurista all'inizio del XX secolo. Le opere di Severini sono state molto ricercate, raggiungendo quotazioni elevate.
Le opere futuriste di Severini degli anni '10 vengono generalmente vendute ai prezzi più alti a causa della loro importanza storica e rarità. La sua Danseuse del 1915, venduta per 17.000.000 di euro nel 2008, ha stabilito il prezzo record per l'artista. Altri primi dipinti futuristi di Severini sono stati venduti per oltre 2 milioni di euro.
Dagli anni '20 in poi Severini si allontana dal futurismo avvicinandosi attraverso il filtro prima del cubismo e poi della metafisica a soggetti dall'iconografia più spregiudicatamente figurativa. Questi pezzi vengono generalmente venduti ai prezzi progressivamente più bassi con il passare dei decenni, spesso nell'ordine delle decine di migliaia di euro per le opere più recenti.
In generale, i prezzi d'asta di Gino Severini riflettono l'importanza storica delle sue opere futuriste fin dalla prima parte della sua carriera, nonché la relativa scarsità di quei dipinti rispetto alla sua produzione successiva.
I prezzi record delle opere di Severini indicano anche la forte richiesta da parte dei collezionisti di esempi esemplari di dipinti futuristi e cubisti italiani dell'inizio del XX secolo.
Severini Gino (Cortona, 1883 - Parigi, 1966) Gino Severini è stato un artista italiano. All'età di 16 anni giunse a Roma, dove Giacomo Balla lo avviò alla pittura divisionista, che approfondì a Parigi a partire dal 1906. Fu tra i firmatari del Manifesto del futurismo nel 1910. A Parigi fu a contatto con Pablo Picasso, Georges Braque, Juan Gris e Guillaume Apollinaire, e contribuì allo sviluppo del cubismo. A partire dal 1921, anno in cui pubblicò il trattato "Du cubisme au classicisme" (Dal cubismo al Classicismo), Severini passò da un'estetica "cubofuturista" ad una pittura che si può definire "neoclassica" con influenze metafisiche. Dal 1924 al 1934, anche a seguito di una crisi religiosa, si dedicò quasi esclusivamente all'arte sacra con grandi affreschi e mosaici.