Biografia di Franco Zeffirelli
Franco Zeffirelli è un regista e scenografo italiano. Durante gli anni della sua formazione presso la facoltà di Architettura a Firenze, Zeffirelli ha lavorato come scenografo per alcune compagnie teatrali. Negli anni '50 è emerso come regista teatrale, portando in scena opere liriche a Milano, Londra e New York. Dopo aver lavorato come aiuto regista per registi famosi come Antonioni, De Sica, Rossellini e in particolare Visconti, Zeffirelli ha debuttato come regista con "Camping" nel 1958. Ha continuato a dirigere film di successo come "La bisbetica domata" (1966), "Romeo e Giulietta" (1967, nominato all'Oscar per la miglior regia), "Amore senza fine" (1980) e "La Traviata" (1982, premio BAFTA per i migliori costumi e la miglior scenografia), consolidando la sua fama internazionale.
Nel 1971, ha diretto il suo primo film religioso, "Fratello sole, Sorella luna". Nel 1976, ha realizzato per la televisione un kolossal sulla vita di Cristo intitolato "Gesù di Nazareth". Dopo "Il Campione" (1978) e "Amore senza fine" (1980), Zeffirelli ha diretto la sua caratteristica versione sontuosa de "La Traviata" con Placido Domingo nel 1982. Nel 1986, ha diretto "Otello" con il tenore Placido Domingo e Katia Ricciarelli.
Dopo alcuni insuccessi come "Il giovane Toscanini" (1988) e "Storia di una capinera" (1993), Zeffirelli ha diretto due grandi film di successo: "Amleto" (1991, con Mel Gibson e Glen Close) e "Jane Eyre" (1995, con Charlotte Gainsbourgh e William Hurt). Nel 1998, dopo un periodo dedicato anche alla politica, è tornato al grande successo internazionale con "Un tè con Mussolini", ispirato alla sua autobiografia, nel quale viene raccontata la sua infanzia a Firenze e l'educazione ricevuta da un gruppo di eccentriche signore inglesi amanti dell'arte.
Nel 2002, Zeffirelli ha ricevuto il David di Donatello alla carriera.