ASTA 263 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
Lotto 282
Provenienza: Collezione privata, Mantova.
Il dipinto è accompagnato da una scheda di Arabella Cifani.
Il dipinto si presenta come il classico ritratto di primo Settecento di un privato cittadino, nobile o alto-borghese, colto nella sua intimità, con una vestaglia da casa di velluto in seta, camicia bianca slacciata, capelli acconciati con sobrietà. Si tratta di uno schema ritrattistico che dalla Francia irradiò con grandissimo successo in tutta Europa, ed anche in Italia, dove fu particolarmente sensibile a tale lezione il pittore genovese Giovanni Enrico Vaymer. Il Vaymer nacque a Genova nel 1665, fu allievo di pittori famosi, tra i quali G. B. Merano. Intorno al 1679 si recò a Roma dove frequentò la bottega di Gaulli e conobbe Gio Maria delle Piane detto il Mulinaretto, pittore con il quale è stato spesso confuso. Al suo ritorno a Genova, nel 1684, iniziò con grande successo la sua attività di ritrattista, dedicata soprattutto alla nobiltà locale, ispirandosi all'eleganza della pittura francese e all'opera di Van Dyck. Fu chiamato alla corte Sabauda, dal re Vittorio Amedeo, che volle essere ritratto con tutta la sua famiglia, e poi nella seconda decade del XVIII secolo, dal nuovo sovrano Carlo Emanuele. . Opera di piacevole impatto decorativo, si presenta in ottime condizioni di conservazione.
Bibliografia: La painture a Versailles, XVII siecle, Paris Reunion des Musees Nationaux, 1998. Daniele Sanguineti, Gio Enrico Vaymer, Genova 1999. AA.VV. Portrait: le portrait dans les collections des musees Rhone-Alpes, Paris: Reunion des Musees Nationaux, 2001.
Base d'asta: € 2.500,00
Stima: € 3.000,00 - 6.000,00
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