Asta 460 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - Da una dimora veneta e altre committenze Tradizionale
Lotto 110
Si ringrazia la Professoressa Mariolina Olivari per aver confermato l'attribuzione dell'opera su base fotografica.
Provenienza: Collezione privata, Pavia
Bibliografia di riferimento: M. A. Baroncelli, "Faustino Bocchi-Enrico Albricci pittori di bambocciate", Brescia 1965 tav. XXX, fig. 44;
M. Olivari, "Faustino Bocchi e l'arte di figurar pigmei", Milano 1990, pp. 149 e 220;
D. Dotti, "Moretto, Savoldi, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni bresciane", Milano 2014, pp. 150-151.
Il soggetto narrativo del presente dipinto e del suo pendant (al lotto successivo) è caratteristico delle opere sia di Faustino Bocchi che di Enrico Albricci, alla cui specifica mano queste due tele possono entrambe essere ricondotte. Il tema grottesco della lotta tra i nani e le rane/rospi (nemici dei pigmei che, in altri casi, sono invece rappresentati da altri animali apparentemente giganteschi come gamberi o granchi) è sicuramente uno dei più fortunati del genere e comprende un arco narrativo che dal primo dipinto, raffigurante il momento di stupore e paura conseguente all'attacco delle rane, si sposta poi al finale rappresentato nel secondo, con l'uccisione del rospo antropofago e il recupero del corpo del nano inghiottito.
L'attribuzione ad Enrico Albricci deriva sia dal confronto con altre opere di analogo soggetto (si veda M. A. Baroncelli, "Faustino Bocchi-Enrico Albricci pittori di bambocciate", Brescia 1965 tav. XXX fig. 44 o D. Dotti, "Moretto, Savoldi, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni bresciane", Milano 2014, pp. 150-151) ma, soprattutto, dalla presenza di quello che è a tutti gli effetti il disegno preparatorio, con minime varianti, per il primo dei nostri due dipinti nel cosiddetto "Album di bambocciate" delle Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano ("Nani in lotta con i rospi", id. SIRBEC 4y010-02184, seg. Album D 2,12), già assegnato in passato a Faustino Bocchi ma oggi considerato per la sua quasi totalità di mano di Albricci.
Base d'asta: € 3.500,00
Stima: € 3.500,00 - 5.500,00
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