Piccola scultura in lega di bronzo realizzata in fusione a cera persa a forma di figura equestre con cavallo e cavaliere, utilizzata come talismano terapeutico dai Kotoko contro la follia e la possessione.
Chiamati anche "cavalieri contro la follia", venivano affidati al malato che li portava sempre con se, ogni giorno e per tutto il tempo necessario, solitamente custoditi in un involucro di cuoio.
Tante teorie e leggende accompagnano la storia di queste piccole e meravigliose sculture solitamente collezionate per il loro alto valore estetico. Per averne un'idea o per approfondire questo affascinante argomento potete consultare le oltre 500 pagine del volume "Puchu Guinadji - Cavalieri contro la follia" del 2011 scritto da Pierluigi Peroni attingendo dalla sua vasta cultura ed immensa collezione.