Dimensione lastra: 10.5x8.5 cm.
Edito a Parigi da Delatre nella celebre Gazette des Beaux Arts.
Qui Goya rappresenta un uomo che soffre per essere stato imprigionato e torturato, le sue mani sono legate con le catene, il suo viso è nascosto dai capelli. Quest'opera d'arte è inclusa nell'album delle sue stampe Disasters of War. Los Desastres de la guerra Collocati tra i Capricci (1799) e i Dispersi (1815-1824), i Desastres de la guerra sono il secondo ciclo stampato da Goya. Le scene dei Desastres non utilizzano l'elemento evocativo del sonno/sogno, che è al centro dei Capricci. Questo secondo ciclo impone una visione quotidiana, senza filtri; questa visione cattura alcune rappresentazioni della realtà, che sono caratterizzate dagli orrori della guerra. Questa serie di stampe può essere divisa in tre parti, in cui l'artista descrive: gli eventi della guerra contro la Francia, la carestia di Madrid (1811-1812) e, utilizzando alcuni metafore, gli elementi negativi della chiesa e della monarchia. I Desastres de la guerra iniziano e finiscono con immagini allegoriche, elaborazioni personali dell'iconografia religiosa, che contrastano con una visione esclusivamente giornalistica e storica di questo insieme. In queste incisioni, Goya lascia il velo della retorica aristocratica e militare spesso usata dagli artisti, e mostra la guerra in modo diretto, dimostrando che è solo violenza e crudeltà. L'esercito nemico non ha volto, è una semplice macchina per uccidere, e le persone muoiono senza motivo, diventando oggetti che hanno perso dignità.