Domenico Baccarini Quotazioni, valore e valutazione opere

Domenico Baccarini nasce il 16 dicembre 1882 a Faenza.
Inizia a frequentare la Scuola d'Arte e Mestieri diretta dal pittore A. Berti, studiando sotto la guida di M. Leggi la biografia completa

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Biografia di Domenico Baccarini

Domenico Baccarini nasce il 16 dicembre 1882 a Faenza.
Inizia a frequentare la Scuola d'Arte e Mestieri diretta dal pittore A. Berti, studiando sotto la guida di M. Campello. Segue i corsi all'Accademia di Firenze e tornato a Faenza, realizza piccole plastiche decorative da riprodurre in maiolica per le Fabbriche Riunite. Nel 1903 fuggì a Roma con Bitta, sua modella e ispiratrice, dove conobbe nuovi amici e sostenitori come Giuseppe Sangiorgi, Guelfo Civinini, Alberto Gasco e Giovanni Prini. Tornato a Faenza, lavorò per la fabbrica di maioliche dei Fratelli Minardi, espone tre suoi disegni alla Biennale veneziana del 1905 e partecipa all'Esposizione d'Arte del 1906 a Milano su invito di Vittorio Pica. Nel 1905-1906 nacque l'amicizia con lo scrittore Antonio Beltramelli, dalle cui novelle trasse ispirazione per molti disegni. A Roma presso l'antiquario Sangiorgi, esegue sei disegni illustrativi del lavoro dei campi riprodotti poi in cartoline. Il Baccarini fu essenzialmente disegnatore e plasticatore e si cimentò anche nella pittura ad olio e a pastello, facendo prove di incisione su legno, su rame e litografiche. Ebbe un grande ascendente su un gruppo di giovani letterati e uomini di cultura. L'arte del Baccarini fu influenzata dalla cultura eclettica dell'epoca e si possono riscontrare echi della tradizione ottocentesca, moduli preraffaelliti, dell'ultimo Segantini e di Pelizza da Volpedo, Liberty e delle Secessioni, ma sempre dominata dal realismo romagnolo. I suoi disegni rappresentano il nucleo più rappresentativo della sua opera e tra i soggetti ripetuti vi sono l'autoritratto, la madre, la sorella, la figlia Maria Teresa. Nel complesso, il maggior numero di opere del Baccarini si trova nella Pinacoteca comunale di Faenza, ma importanti selezioni sono in collezioni private faentine come quella di Francesco Papiani, Rino Emiliani e Vincenzo Ghirlandi. Due terrecotte sono conservate nella Pinacoteca dell'Accademia di Ravenna e un disegno nella Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Muore a Faenza nel 1907.

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