ASTA 255 -ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
Lotto 224
La figura di Ascanio Luciano è stata inquadrata per la prima volta da D.R. Marshall nel volume monografico su Niccolò e Viviano Codazzi ("Viviano and Niccolò Codazzi ad the Baroque Architerctural Fantasy", Jandi Sapi Editori, Roma 1993), per poi trovare una nuova ed esauriente catalogazione in G. Sestieri, Capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo (Etgraphae Editori, Foligno 2015). Sestieri argomenta nella scheda sull'opera qui presentata la posizione antagonista del Luciano rispetto all'attività dei fratelli Codazzi e Domenico Gargiulo soprattutto dalla seconda metà del seicento, dopo la dipartita di Viviano Codazzi da Napoli nel 1647/48 a seguito dell'epidemia di peste. Il capriccio in oggetto è imperniato su un palazzo e un loggiato, inquadrati in diagonale sulla destra, lasciando spazio sul lato opposto a uno sfondo collinare con in primo piano una figura emergente di un giovane che, impugnando un'asta nella mano destra e tenendo un manto colla sinistra, si allontana da un gruppo di persone presso un palazzo, dove un uomo benedice due umili astanti che lo riveriscono. Sicuramente questa rappresentazione si riferisce a un episodio biblico non ancora riconosciuto in questa sede.
Base d'asta: € 5.000,00
Stima: € 8.000,00 - 12.000,00
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