ASTA 255 -ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
Lotto 237
Come sottolineato da Lanzi nella "Storia Pittorica d'Italia", Andrea Locatelli fu tra i primi a riprendere lucidamente i temi e il gusto interpretativo dei "bamboccianti", riproponendoli però in una veste espositiva squisitamente settecentesca, in cui l'aspetto decorativo non esclude comunque una sua sincera partecipazione al rappresentato. Egli concentrò la sua attenzione principalmente sul mondo dei contadini, presentando aspetti caratteristici e sovente salienti della loro vita quotidiana, sempre con un'ambientazione paesaggistica direttamente ispirata alla campagna romana. Un filone iconografico che rimase basilare in tutta la sua carriera, venendo ripreso nella sua ultima fase con un'angolazione in cui il mondo dei contadini è visto con un'angolazione più spigliata e serena rispetto alle sue consimili prove d'inizio Settecento, nelle quali la lezione dei "bamboccianti" era stata recepita con più diretta severità.
A questo particolare del paesaggista romano è da riferire la presente "scena campestre" incentrata sui giocosi balli di due giovani villici che, deposti a terra i loro fagotti, lui con il cappello nella destra e lei sorreggendosi la gonna rossa con la sinistra, si abbandonano a questo estemporaneo svago al suono dello zufolo di un compagno, accovacciato a terra di spalle sulla sinistra. La scena è inquadrata su un pianoro al lato di un corso d'acqua sulla destra e dinanzi a due alberi, in cui il Locatelli ha modo di offrire un saggio delle sue doti più specifiche.
La paternità del Locatelli risulta di chiara evidenza, come si può evincere dal raffronto con varie sue analoghe rappresentazioni, incentrate su questo filone interpretativo, che sono incluse nel repertorio illustrato della monografia compiuta da A. Busiri Vici ( "Andrea Locatelli e il paesaggio romano del Settecento", Bozzi ed., Roma 1976) che nel capitolo quinto ha dedicato una particolare attenzione alle sue "scene popolari romane". Un riscontro più diretto con la figura del giovane nel quadro in esame è con quella dell'uomo in un'analoga positura e gestualità nel quadro catalogato al n. 233 della succitata monografia ed illustrato a piena pagina a p. 150. Comunque il dipinto qui preso in esame si raccorda e fruisce in particolare dell'opera di Dirck Theodor Helmbreker, l'ultimo valido esponente dei bambocciati, che rappresentò un saliente trait-d'union con i cultori settecenteschi di tale genere, con Paolo Monadi in maggiore evidenza dopo la decisiva liason attuata dal Locatelli. L'opera è accompagnata dalla scheda di Giancarlo Sestieri, novembre 2018.
Bibliografia di riferimento
Andrea Busiri Vici, "Andrea Locatell"i, Ugo Buozzi, Roma, 1974, p. 150 fig. 183.
Base d'asta: € 12.000,00
Stima: € 12.000,00 - 15.000,00
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